La lavorazione del ferro è una pratica introdotta in Madagascar solo durante l’epoca coloniale, quando gli stranieri cominciarono a richiedere sistemi di chiusura per la sicurezza delle loro abitazioni.
Oltre ad essere utilizzato per questo tipo di prodotti, il ferro viene utilizzato da alcuni artigiani per la realizzazione di oggetti ornamentali, tipicamente rifiniti tramite brunitura.
Ad Alasora, un villaggio nella periferia est della capitale Antananarivo, Violette e suo marito Dieudonne hanno dato vita un atelier con l’obiettivo di dare lavoro a persone senza fissa dimora, donne sole con figli e persone con disabilità.
Qui progettano e realizzano oggetti unici utilizzando ferro di recupero, prevalentemente proveniente da fusti di combustibili. La lavorazione del ferro battuto non è tradizionale in Madagascar, ma Violette e Dieudonne hanno visto in questo materiale un grande potenziale e per primi hanno imparato le tecniche di lavorazione, per poi trasmetterle agli altri.
Grazie alla qualità e all’originalità dei loro prodotti, sono riusciti a costruire un vero e proprio villaggio, con scuole, presidio sanitario, orti e risaie e riescono a sostenere circa 470 lavoratori e le loro famiglie.
La tecnica di lavorazione è appunto quella del ferro battuto per il tronco mentre per i rami avviene per fusione e colatura in stampi di sabbia e successiva saldatura. Gli alberi sono prodotti per Meridiano 361.
di Chiara Masotto